Progetto di sviluppo rurale e sicurezza alimentare ad Ajamè
All’inizio del 2015 sono pervenute all’Associazione Amici dell’Africa ONLUS concrete richieste da parte della Pouponnière d'Ayamé, una struttura che accoglie i bambini nati da mamme contagiate da HIV.L’Associazione Amici dell’Africa ONLUS, in collaborazione con la Fondazione Magni per Ayamé (che da tempo opera in quella zona e ne conosce le criticità), ha contribuito a dare avvio a un progetto per rispondere ai fabbisogni primari (sicurezza alimentare, assistenza sanitaria, diritto allo studio….) e rendere così autosufficiente dal punto di vista alimentare la Pouponnière, con ricadute concrete e positive sulla salute materno-infantile, sulle possibilità di istruzione dei figli e sull'integrazione economica dei nuclei famigliari rurali.
Per il momento è stata conclusa una prima parte del progetto che ha visto coinvolti tre tecnici agrari dell’Istituto San Michele all’Adige, che si sono recati ad Ayamè per fornire la loro competenza ed il loro contributo direttamente sul territorio.
Pozzo Abidjan
Nella periferia di Abidjan è sorto in una decina d’anni, il quartiere di Anyama Belle-Ville. Con il costante aumento demografico, sono cominciati molti problemi riguardanti l’approvvigionamento d’acqua e di luce.
Dopo la richiesta di Suor Luisa, gli “Amici dell’Africa”, in collaborazione con l’associazione “Da qui a là” di Parma, ha finanziato la realizzazione di un pozzo, per l’estrazione e stoccaggio dell’acqua potabile, divenuto attivo il 28 ottobre 2015.
Sostegno ai carcerati Aboisso
Il nostro impegno in Costa d’Avorio vede anche un supporto finanziario al progetto di Suor Elisabetta delle Suore delle Poverelle, a sostegno dei carcerati di Abidjan. Il carcere del distretto è situato in una struttura vecchia e fatiscente, al cui interno vivono, in spazi ristretti, oltre 200 carcerati, molti dei quali giovani e condannati per reati di piccola entità. Le condizioni igieniche sono precarie. Le suore hanno attuato un programma di sostegno alimentare, igienico sanitario e di reinserimento sociale, integrato con un programma di ascolto e sostegno per le donne e i bambini di detenuti, di piccoli progetti di commercio e di artigianato, di scolarizzazione dei figli, di reinserimento di minori carcerati.
Centro accoglienza di Offà
Nel villaggio di Offà, dove opera Padre Dino Facciotti, si sta realizzando un centro di accoglienza e spiritualità, avente l’obbiettivo di creare un polo di aggregazione, con prospettive di crescita sociale, culturale, economica della comunità locale. A gennaio e marzo 2014 e a gennaio 2016 alcuni volontari hanno lavorato alla costruzione della struttura, già utilizzata in buona parte.